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domenica 19 marzo 2017

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Indice

L'AUTORE

L'autore di questo BLOG è il dott.Daniele Bernabei, psicologo, psicoterapeuta  e informatico. 

Mi occupo da oltre trent'anni dello studio e della lettura dei sogni usando un approccio del tutto innovativo: quello informativo/informatico.

Leggo i sogni come se fossero le notizie in prima pagina di un quotidiano e per far questo uso le regole del linguaggio delle immagini che potrete imparare con me visitando questo blog.

Ogni post si riferisce ad un sogno la cui lettura evidenzia le news personali del sognatore.
Notizie buone ed altro.

Questo Blog nasce come evoluzione specialistica dell'altro mio blog

LA COSTELLAZIONE DEL SERPENTE

Che consiglio vivamente di leggere o meglio di studiare diligentemente come un libro di testo.


COME LEGGO I SOGNI



I tre criteri fondamentali:

1) I SOGNI vanno letti secondo il principio utilitaristico in relazione alla storia raccontata dal sogno. La valutazione utilitaristica si riferisce sempre a colui che sogna. Per questo motivo il sogno evidenzia come il sognatore sta agendo adesso ed esprime un giudizio se il suo agire, per lui, è utile oppure dannoso. Dice se le relazioni che intrattiene nel suo ambiente (la scenografia onirica) con persone, animali e cose sono funzionali oppure no, utili o dannose.
Possiamo ben usare  questo principio utilitaristico applicandolo nei cambiamenti di scena del sogno.

2) Il metro di valutazione è dato dai sentimenti (emozioni) che si presentano nel sogno e dalla comunicazione emotiva non verbale espressa durante il suo racconto. Sono positivi i sentimenti che concordano biologicamente; da valutare caso per caso gli altri. Se durante il racconto il sognatore non comunica empatia, lasciando l'interlocutore esperto indifferente, allora il sogno è falso e non va letto.

3) I sogni hanno una validità diagnostica, prognostica e, a volte, curativa (non sempre). 
Riprendendo il punto precedente, è essenziale osservare i sogni dal punto di vista biologico (bios-logos - principio della vita) e verificare se sono presenti elementi che contraddicono questo principio.
Un esempio  fra tanti: la presenza di persone morte, malate o appartenenti al circuito familiare di origine che denunciano la reviviscenza di modelli comportamentali non funzionali.
E' bene verificare anche la presenza di elementi biologici che compiono azioni vitali.
Ad esempio il contadino che semina il grano o l'amico che ti indica un sentiero agreste da percorrere insieme con lui.


VALIDITA' TEMPORALE DEL SOGNO

E' il titolo del blog.
I sogni hanno validità al 100% per circa 24 ore, poi si diluiscono in quanto soggetti all'aggiornamento di quelli successivi. 
Ci sono pure sogni che indicano momenti importanti della vita del sognatore che si ripresentano spesso quando il sognatore si ammala o sperimenta frustrazione. Ne elenco alcuni: il matrimonio (sbagliato), la scelta coatta dei partner sessuali (sempre la stessa tipologia), la fine della scuola, il pensionamento, il tempo dell'infanzia durante il quale è iniziata la programmazione antibiologica da parte della famiglia, la perdita di un primato sociale, affettivo, economico. Questo tipo di sogni sono spesso affiancati da sintomi somatici di competenza medica.

STRUTTURA DEL SOGNO

Il sogno completo si suddivide in tre parti:
  1.  La situazione iniziale. Ovvero la descrizione del problema che si esplicita nell'ambientazione scenografica: luogo di lavoro, casa dell'infanzia, un certo periodo scolastico, essere in viaggio (a piedi, in treno, in auto, in nave, in aereo, in una carrozza funebre,...). Bisogna considerare quali sono i personaggi presenti nella scena iniziale e come la storia si evolve nella...
  2. Seconda parte del sogno. Ovvero la peripezia che può portare a soluzione oppure no. Come in un film è bene comprendere la morale presente nelle varie scene e nei loro cambiamenti applicando i suddetti tre criteri.
  3. Come va a finire. Ci sono tre format: il sogno, attraverso le immagini, indica la soluzione vincente: p.e. rimuovere un collaboratore da un posto di responsabilità sostituendolo con un altro (entrambi presenti come personaggi nel sogno).  Oppure cambiare il proprio atteggiamento in una situazione conflittuale di lavoro. Il secondo format rappresenta una scena dall'esito infausto: incidente aereo, naufragio, scoglio in mezzo al mare (psicosomatica), ritorno in un passato infantile, un morto che ti sorride, vedersi guariti da una malattia grave  (guarire = morire). Il terzo format è quando il sogno si interrompe improvvisamente senza conclusione evidente. Il sognatore si trova in un limbo esistenziale di dubbio e non ha il coraggio di scegliere. E' vigliacco verso sè stesso. Per questi sognatori è impossibile qualsiasi psicoterapia pertanto è doveroso rispettare questa loro scelta di non scegliere e congedarli velocemente: Gli Asini di Buridano.
Il discorso non si esaurisce in queste poche righe. Sul sogno sono stati scritti, nel corso dei secoli, centinaia di libri. Nella sacre scritture di tutte le religioni sono presenti i sogni utilizzati spesso dalla divinità di turno per comunicare con l'umano. La nascita di Gesù fu preannunciata a Maria in sogno.
Di proposito non faccio un excursus sulla storia del sogno limitandomi a proporre qui una chiave di lettura innovativa che sarà ulteriormente ampliata nei successivi post quando leggeremo i sogni.

Questo blog è semplicemente il manuale dell'utente e in quanto tale non ha la pretesa di assumere una veste critica verso altre correnti di pensiero.
Provate ad usarlo e a verificare se è utile per voi quando metterete in pratica le cose che scrivo.   

Inizio subito col post successivo dove tratto  un particolare tipo di sogni che ho individuato tra le centinaia che ho esaminato.
Essi rientrano nel terzo format in quanto non hanno un finale vero e proprio.
Tratterò dei SOGNI PALINDROMI che finiscono esattamente come sono cominciati.
Per palindomo si intende una parola o una frase che può essere letta in entrambi i sensi.
Faccio un esempio con una frase che potrebbe essere il sottotitolo del nuovo post IL SOGNO PALINDROMO ovvero:

AVA COI GETTONI DI NOTTE GIOCAVA

(fonte: http://plgrs.lacab.it/palindromi/).
Intendendo che la notte la vecchia nonna giocava a infilare i gettoni  nella sua personalissima slot-machine. Vediamo quindi quale conseguenze ludopatiche accadono poi.
Buona lettura.